Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7688 del 20 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:7688PEN

Massima

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Il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione è configurabile quando l'amministratore di una società in stato di insolvenza o preinsolvenza compie atti di disposizione del patrimonio sociale, anche attraverso operazioni finanziarie anomale e non congruenti con la situazione economica della società, che determinano un depauperamento del patrimonio sociale a danno dei creditori, indipendentemente dall'accertamento di un danno effettivo e quantificabile. Tali atti distrattivi possono consistere anche nel rilascio di fideiussioni da parte della società in crisi a favore di altre società del medesimo gruppo, in assenza di un effettivo e proporzionato corrispettivo, in quanto comportano una violazione della garanzia patrimoniale vincolata al soddisfacimento dei creditori sociali. L'accertamento dello stato di insolvenza o preinsolvenza della società al momento del compimento degli atti distrattivi, nonché della loro natura anomala e non congrua rispetto alla situazione economica della società, rientra nell'ambito della valutazione di merito rimessa ai giudici di primo e secondo grado, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da argomentazioni logiche e ragionevoli. Inoltre, la mancata precisa determinazione del danno cagionato con la distrazione non costituisce mancato accertamento di un elemento essenziale del reato, trattandosi di un reato di pericolo e non di danno. Infine, il giudizio di equivalenza tra le attenuanti e le aggravanti, debitamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. SA. , N. IL (OMESSO);

MA. UM. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA CORTE APPELLO del 14/03/2008 di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del dottor STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore delle parti civili avvocato ((omissis)) del …

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