Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14864 del 27 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14864PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può fondare il giudizio di pericolosità sociale del proposto anche su elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali non ancora conclusi, nonché su sentenze irrevocabili di assoluzione, senza che ciò comporti automatica esclusione della pericolosità sociale. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla sola verifica dell'esistenza di una motivazione non meramente apparente o inesistente, essendo preclusa la deduzione di vizi logici o di sottovalutazione di argomenti difensivi. Il giudice di merito è tenuto a valutare complessivamente tutti i parametri normativamente previsti ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione, senza che sia sufficiente la mera sussistenza di uno solo di essi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto della Corte di Appello di Roma del 25.2.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Roberto Amatore;
lette le conclusioni della Procura Generale che, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Antonio Balsamo, ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il decreto impugnato la C…

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