Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'ipotesi di revoca dell'aggiudicazione provvisoria di un appalto pubblico a seguito di provvedimento interdittivo antimafia emesso nei confronti della sola impresa mandataria di un raggruppamento temporaneo, la stazione appaltante è tenuta a valutare la tempestiva richiesta della mandante di proseguire autonomamente l'esecuzione del contratto, ai sensi dell'art. 48, commi 17 e 19-ter, del d.lgs. n. 50/2016, senza poter procedere automaticamente alla revoca dell'aggiudicazione. La stazione appaltante deve, pertanto, verificare che la mandante abbia i requisiti di qualificazione adeguati e accetti le condizioni contrattuali già pattuite, potendo in tal caso disporre il subentro della mandante nell'appalto. Tale principio trova applicazione anche per le procedure di gara bandite anteriormente all'entrata in vigore del citato comma 19-ter, in quanto tale disposizione, pur essendo ius superveniens , non incide sulla tutela dell'affidamento delle imprese partecipanti né sui principi di certezza e buon andamento dell'azione amministrativa.