Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51052 del 9 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51052PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare la precisione e la concordanza degli elementi indiziari, essendo sufficiente la loro gravità, intesa come idoneità a fondare una qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute attendibili dal giudice, possono costituire da sole fonte di prova, senza necessità di ulteriori riscontri esterni. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato deve essere desunto non solo dalla gravità del fatto e dalla personalità dell'indagato, ma anche dalle specifiche modalità di realizzazione della condotta delittuosa e dal contesto in cui il reato si è verificato, elementi idonei a rendere concreto e attuale il pericolo di recidiva. Anche le pendenze penali, pur in assenza di precedenti, possono essere considerate ai fini della valutazione della personalità dell'indagato, in quanto riferibili a comportamenti o atti concreti rilevanti ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella scelta della misura cautelare ritenuta più adeguata, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. DI STASI Antonel - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/06/2018 del Tribunale di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27/06/2018, il Tribunale di Trieste rigettava l'istanza di riesame proposta nell'interesse di (OMISSI…

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