Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48980 del 2 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48980PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando un soggetto, mediante minaccia, costringe taluno a consegnare una somma di denaro o altra utilità. La minaccia, oltre ad essere esplicita e determinata, può assumere anche forma implicita o indiretta, purché sia idonea a incutere timore e a coartare la volontà della vittima, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della vittima e all'ambiente in cui opera. L'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso è configurabile quando il comportamento minaccioso richiama alla mente e alla sensibilità del soggetto passivo quello comunemente ritenuto proprio di chi appartenga ad un sodalizio di tipo mafioso, esercitando su di lui una particolare coartazione psicologica, a prescindere dall'effettiva esistenza di una compagine mafiosa di riferimento. Il ruolo del concorrente nel reato di estorsione, anche se non apicale, non è di per sé sufficiente a integrare la circostanza attenuante della minima importanza del contributo, che richiede che l'apporto causale del concorrente sia obiettivamente trascurabile nell'economia generale dell'iter criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - Consigliere

Dott. MONACO M.M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/04/2018 della CORTE DI APPELLO DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale FINOCCHI GHERSI Renato, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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