Cassazione penale Sez. Feriale sentenza n. 33478 del 4 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33478PEN

Massima

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Il reato di ingiuria militare di cui all'art. 196 cod. pen. mil. pace si configura quando un militare, in posizione di superiorità gerarchica, anche solo derivante da maggiore anzianità di servizio, offende il prestigio e la dignità di un inferiore in comando, indipendentemente dalla diversità di grado formale, essendo sufficiente la sussistenza di un rapporto di subordinazione di fatto. Tale reato, di natura plurioffensiva, tutela sia l'onorabilità e il decoro della persona offesa, sia la disciplina militare, quale bene giuridico indisponibile. L'elemento oggettivo del reato è integrato da qualsiasi comportamento materiale che manifesti un atteggiamento di disprezzo verso la persona offesa e che sia idoneo a lederne il sentimento del proprio valore, senza che sia necessario il contatto fisico o l'utilizzo di espressioni verbali offensive. Il principio di gerarchia militare, infatti, impone che in ogni situazione operativa vi sia sempre un soggetto investito della posizione di comando, anche in presenza di militari di pari grado, in ragione della maggiore anzianità di servizio. Pertanto, la condotta di autoerotismo e di esibizionismo tenuta dal superiore in comando nei confronti dell'inferiore, durante lo svolgimento di un servizio di perlustrazione, integra gli estremi del reato di ingiuria militare, non potendosi configurare, in assenza di contatto fisico, il reato di violenza sessuale. Il principio del ne bis in idem non trova applicazione nel caso di un precedente decreto di archiviazione emesso dalla magistratura ordinaria, in quanto tale provvedimento non ha carattere definitivo e non preclude l'esercizio dell'azione penale per il medesimo fatto da parte della magistratura militare, trattandosi di giurisdizioni diverse che tutelano beni giuridici distinti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE FERIALE PENALE

Composta da:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. LANNA Angelo Valerio - Relatore

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ma.Se. nato a P il Omissis
avverso la sentenza del 13/03/2024 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO VALERIO LANNA;
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale militare ROBERTO BILLELLI, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito l'Avvocato PI.TA., che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27/04/2023, il Tribunale militare di Verona ha ritenuto Ma.Se. responsabile del …

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