Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4369 del 30 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4369PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello, afferma che: 1) La censura di ordine processuale relativa all'incompatibilità del giudice del giudizio abbreviato, per aver già pronunciato sentenza di patteggiamento nei confronti dei coimputati, è manifestamente infondata, in quanto tale incompatibilità si configura come motivo di ricusazione, mai tempestivamente e ritualmente proposto dall'imputato. Inoltre, la sentenza di patteggiamento non aveva espresso valutazioni di merito sulla posizione dell'imputato, unico presupposto che avrebbe potuto precludere al giudice del giudizio abbreviato la decisione sulla sua posizione. 2) Il motivo di ricorso che si limita a ripetere le censure già articolate in appello, senza confutare le argomentazioni con le quali la Corte territoriale le aveva disattese, è inammissibile. Inoltre, le valutazioni sulla credibilità della persona offesa sono questioni di fatto, la cui chiave di lettura va individuata nell'insieme della motivazione logica, e non possono essere rivalutate in sede di legittimità, salvo che il giudice non sia incorso in manifeste contraddizioni. 3) È inammissibile il motivo relativo alla mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche e all'eccessività della pena, in quanto la Corte territoriale ha motivatamente escluso il rilievo delle situazioni ambientali dedotte dall'imputato, e i rilievi sulle modalità di calcolo della pena sono formulati per la prima volta in sede di legittimità. 4) Infine, la condanna alle spese di custodia in carcere, erroneamente disposta nonostante l'imputato non vi sia mai stato ristretto, potrà essere corretta dal giudice a quo, senza che ciò incida sull'inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS), dom. dichiarato in (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Lecce del 23.3.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIOLA Alfredo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di Appello di Lecce c…

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