Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22464 del 27 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22464PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie. Il controllo di legittimità è limitato alla sola verifica della violazione di specifiche norme di legge o della manifesta illogicità della motivazione. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il requisito della concretezza non si identifica con quello dell'attualità, essendo sufficiente che esistano elementi concreti, e non meramente congetturali, sulla base dei quali possa affermarsi che l'indagato, verificandosi l'occasione, possa facilmente commettere nuovi reati rientranti fra quelli contemplati dalla norma processuale. La motivazione deve dare conto in modo specifico e adeguato dei criteri logici adottati per il giudizio prognostico, avendo riguardo alle modalità, circostanze e gravità del fatto, alla condotta tenuta in occasione del reato, alla personalità dell'indagato, ai suoi precedenti penali e giudiziari, all'ambiente in cui il delitto è maturato, nonché ad ogni altro elemento rilevante ai sensi dell'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 07/12/2015 del Tribunale di Catania in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) del foro di Catania che h…

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