Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 436 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:436SENB

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico, in assenza di un valido titolo concessorio, legittima l'adozione da parte della pubblica amministrazione di un provvedimento di ripristino dello stato dei luoghi e di rimozione forzosa, anche qualora l'occupazione sia stata parzialmente autorizzata ma ecceda la superficie concessa. L'amministrazione, in tali casi, non è tenuta ad attendere il decorso del termine per il silenzio assenso sull'istanza di concessione, in quanto l'occupazione risulta comunque abusiva alla data del suo accertamento. Il principio di proporzionalità impone che il provvedimento di ripristino e rimozione sia adottato solo per la parte di occupazione effettivamente abusiva, senza estendersi alla superficie legittimamente concessa. Le spese del giudizio seguono la soccombenza e sono liquidate in favore dell'amministrazione resistente.

Sentenza completa

N. 08697/2012
REG.RIC.

N. 00436/2013 REG.PROV.COLL.

N. 08697/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 8697 del 2012, proposto dalla:
società Pell a.r.l., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dal prof. avv. Nino Paolantonio, con domicilio eletto presso lo Studio Legale Clarizia in Roma, via Principessa Clotilde n. 2;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Sergio Siracusa, e elettivamente domiciliato presso gli uffici, in Roma, via Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Municipio Centro Storico di Roma Capitale n. 1864 dell’8 ottobre 2012, avente…

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