Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36597 del 24 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36597PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della custodia cautelare, deve essere concreto e attuale, desumibile da elementi fattuali che dimostrino il probabile coinvolgimento dell'imputato in ambienti criminali e la sua propensione a commettere ulteriori delitti, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Il giudice deve valutare la personalità dell'imputato e le sue concrete condizioni di vita per formulare una prognosi negativa di prossima ricaduta nel reato, senza che sia sufficiente il mero riferimento alla gravità del fatto per cui si procede o alla sottoposizione a un altro procedimento penale. L'idoneità della misura cautelare degli arresti domiciliari deve essere valutata anche in relazione alla disponibilità legittima del luogo indicato per la sua esecuzione, non essendo sufficiente la mera indicazione di un domicilio da parte della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. STEFANO APRILE;
sentite le conclusioni del PG Dott. PRATOLA GIANLUIGI, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di Na…

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