Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 96 del 2018

ECLI:IT:TARRC:2018:96SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia può essere legittimamente adottato dall'Autorità prefettizia anche in assenza di accertamenti definitivi in sede penale, purché sia fondato su elementi sintomatici e indiziari idonei a far emergere il pericolo di infiltrazione o condizionamento della criminalità organizzata nell'attività imprenditoriale. Il mero rapporto di parentela con soggetti ritenuti appartenenti alla criminalità organizzata non è di per sé sufficiente a giustificare l'adozione del provvedimento interdittivo, essendo necessario che l'informativa antimafia indichi anche ulteriori elementi dai quali si possano ragionevolmente dedurre possibili collegamenti tra i soggetti sul cui conto l'autorità prefettizia ha individuato i pregiudizi e l'impresa esercitata dai loro congiunti. Tuttavia, il dato del rapporto parentale, se accompagnato da altri elementi sintomatici, come l'interesse delle cosche di riferimento al mercato di interesse dell'impresa, può assumere sufficiente valore indiziario del "più probabile che non" rischio di condizionamento criminale dell'attività d'impresa. La valutazione prefettizia, espressione di ampia discrezionalità, è soggetta al sindacato di legittimità del giudice amministrativo sotto il profilo della sua logicità in relazione alla rilevanza dei fatti accertati, non essendo consentito al Prefetto basare il proprio giudizio su elementi che, tutti e ciascuno, non attingano la soglia della ragionevolezza e siano smentiti in fatto o in diritto da sentenze dell'A.G.O. che intervengano sugli stessi dati considerati. La disciplina dettata dal D. lgs. n. 159 del 2011 consente l'applicazione delle informazioni antimafia anche a rapporti a contenuto autorizzatorio, in quanto finalizzate a contrastare i tentativi della mafia imprenditrice di infiltrarsi capillarmente in tutte le attività economiche, ivi comprese quelle a contenuto autorizzatorio, non potendosi limitare la risposta dello Stato ai soli contratti pubblici, alle concessioni ed alle sovvenzioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/02/2018

N. 00096/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00793/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 793 del 2016 proposto da:
-OMISSIS-, in proprio e in qualità di titolare della ditta “-OMISSIS-”, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Reggio Calabria, via D. Muratori n. 45;

contro

- Ministero dell’Interno, in persona del Ministro
pro tempore
;
- Prefettura di Reggio Calabria, in persona del Prefetto
pro tempore
;
rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria, presso i cui Uffici, in via Plebiscito n. 15, hanno legale domicilio;

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