Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34872 del 14 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34872PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare che le dichiarazioni rese dal coimputato o da persona indagata in un procedimento connesso siano intrinsecamente attendibili e sorrette da riscontri esterni individualizzanti, idonei a dimostrare l'attribuzione del fatto-reato al soggetto destinatario della misura, pur in assenza di certezza sulla sua colpevolezza, essendo sufficiente l'elevata probabilità della stessa. Il giudice di merito deve sviluppare un ragionamento indiziario completo e coerente, basato su elementi probatori come le risultanze delle intercettazioni telefoniche e delle attività investigative, nonché sulle dichiarazioni di altri coimputati, senza che sia ammessa in sede di legittimità una rivalutazione degli indizi al fine di giungere a diverse ipotesi ricostruttive dei fatti. L'invalidità dell'interrogatorio dell'indagato, ove riscontrata, comporta la perdita di efficacia della misura cautelare, ma tale questione non può essere dedotta in sede di riesame, essendo riservata a un distinto procedimento ai sensi dell'art. 306 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Or. Lu., nato in (OMESSO);

contro l'ordinanza 5 marzo 2007 del Tribunale di Bologna;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Dr. ((omissis)), Sostituto Procuratore generale, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito l'avv. PIRACCINI Gianluigi.

RITENUTO IN FATTO

Che la difesa di Or.Lu. ricorre contro…

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