Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1716 del 2011

ECLI:IT:TARLE:2011:1716SENT

Massima

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La revoca della patente di guida disposta dal Prefetto per il venir meno dei requisiti morali di cui all'art. 120 del Codice della Strada non costituisce esercizio di discrezionalità amministrativa, ma atto dovuto in applicazione di una sanzione accessoria di carattere vincolato, la cui cognizione spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo. Infatti, quando la revoca della patente non richiede alcun apprezzamento discrezionale da parte dell'autorità amministrativa circa la pericolosità del singolo caso, ma risulta atto dovuto in seguito all'applicazione di misure di prevenzione, la giurisdizione appartiene al giudice ordinario in base alla regola generale dettata per le sanzioni accessorie di carattere vincolato dall'art. 216, quinto comma, del d.lgs. n. 285 del 1992. La domanda rivolta a denunciare l'illegittimità del provvedimento di revoca della patente di guida si ricollega ad un diritto soggettivo e, in difetto di deroghe ai comuni canoni sul riparto della giurisdizione, spetta alla cognizione del Giudice ordinario, al quale compete, nell'eventualità del fondamento della denuncia, di tutelare il diritto stesso disapplicando l'atto lesivo. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento prefettizio di revoca della patente di guida per il venir meno dei requisiti morali deve essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, essendo la cognizione della controversia riservata al giudice ordinario, davanti al quale il processo potrà essere proseguito mediante riassunzione a cura della parte interessata, nel termine di tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.

Sentenza completa

N. 00490/2011
REG.RIC.

N. 01716/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00490/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod.proc.amm.;
sul ricorso numero di registro generale 490 del 2011, proposto da:
Lucio Rocco Merico, rappresentato e difeso dagli avv. Antonio Scalcione, Laura Minosi, con domicilio eletto presso Antonio Scalcione in Lecce, via 95 Rgt Fanteria 9;

contro

Ministero dell'Interno, Prefetto di Lecce, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Lecce, via F.Rubichi 23;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 8010/10 del 10/11/2010, con cui la Prefettura di Lecce ha disposto la revoca della "patente di guida ctg B n. LE5285384 rilasciata dalla M.C.T.C. di Lecce …

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