Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38123 del 17 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:38123PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni nella domanda di ammissione al gratuito patrocinio, attestando un reddito inferiore a quello effettivamente percepito, integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002 (Testo Unico sulle spese di giustizia), anche qualora il reddito complessivo familiare, comprensivo dei redditi dei familiari conviventi, superi il limite previsto per l'accesso al beneficio. Il dolo del reato è ravvisabile nella consapevolezza da parte dell'imputato della parziale autonomia reddituale dei familiari conviventi, la cui mancata dichiarazione integra l'elemento soggettivo del reato, a prescindere dalla conoscenza esatta dell'ammontare complessivo del reddito familiare. La motivazione della sentenza di condanna, che ricostruisce in modo logico e coerente la sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato, supera il sindacato di legittimità, non essendo ravvisabili profili di macroscopica illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - rel. Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo del 25/6/2012 (n. 857/10);

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

udite le conclusioni del Procuratore Generale dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 23/6/2009 il Tribunale di Agrigento condannava alla pena di legge (OMISSIS) per il delitto di cui al Decreto del Presidente della Repubblica…

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