Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45358 del 5 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45358PEN

Massima

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Il giudice che pronuncia una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, equiparata a una sentenza di condanna, è tenuto a dichiarare, ai sensi dell'articolo 537 del codice di procedura penale, l'accertata falsità di atti o documenti. Tale obbligo sussiste anche qualora il giudice abbia già riconosciuto le attenuanti generiche e la diminuente del rito, disponendo l'applicazione della pena e la sua completa condonabilità. L'omissione di tale pronuncia sulla falsità degli atti comporta l'annullamento della sentenza limitatamente a tale aspetto, con rinvio al giudice di merito per il nuovo esame, in quanto la dichiarazione di falsità costituisce un provvedimento che richiede una valutazione di merito, avverso il quale le parti hanno il diritto di proporre impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) SA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/06/2007 GIP TRIBUNALE di ASCOLI PICENO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IACOBELLIS MARCELLO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. Izzo che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DEL…

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