Cassazione penale Sez. I sentenza n. 282 del 8 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:282PEN

Massima

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La premeditazione, quale aggravante del delitto di tentato omicidio, ricorre quando l'agente abbia deliberato il proposito criminoso con sufficiente anticipo rispetto alla sua attuazione, dimostrando una ferma risoluzione criminosa e una accurata preordinazione di tutte le fasi dell'evento delittuoso, anche attraverso l'utilizzo di espedienti volti a facilitare l'accesso alla vittima e l'impiego di un'arma idonea a cagionarne la morte. Tali elementi, unitamente alla persistenza del proposito criminoso per un apprezzabile lasso di tempo, integrano la sussistenza dell'aggravante della premeditazione, la quale non risulta esclusa dalla mera circostanza che l'agente avrebbe potuto incontrare la vittima in altri luoghi o in orari diversi, atteso che la scelta del luogo e del momento dell'aggressione rientra nella pianificazione dell'evento delittuoso. La valutazione in ordine alla sussistenza della premeditazione, quale elemento soggettivo del reato, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione deve risultare adeguata, logica e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffael - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AH. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2085/2008 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 25/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza del 22.5.08 il G.U.P. del Tribunale di Parma, col …

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