Consiglio di Stato sentenza n. 85 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:85SENT

Massima

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Il proprietario di un chiosco realizzato senza titolo edilizio e occupante abusivamente un'area demaniale non può invocare la propria estraneità alle vicende del manufatto né la legittimità della sua installazione, atteso che l'abuso sull'area pubblica è di per sé sufficiente a giustificare l'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, senza possibilità di configurare affidamenti tutelabili alla conservazione di una siffatta situazione di illecito permanente, che il tempo non può legittimare in via di fatto. L'istanza di concessione demaniale presentata dal proprietario del chiosco, volta a regolarizzare l'occupazione sine titulo dell'area, non esclude la legittimità delle misure ripristinorie e sanzionatorie adottate dall'amministrazione, in quanto l'abuso sull'area pubblica è di per sé sufficiente a giustificarle, a prescindere dalla destinazione d'uso del manufatto. Inoltre, il fatto che il proprietario del chiosco non ne abbia direttamente utilizzato l'attività di somministrazione di alimenti e bevande è irrilevante, giacché l'illecito è integrato dal solo fatto dell'abuso sul suolo demaniale, senza necessità di accertare la specifica destinazione d'uso del manufatto. Pertanto, l'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, nonché l'irrogazione della sanzione pecuniaria prevista per l'inottemperanza, sono pienamente legittimi, in quanto volti a tutelare le aree demaniali o di enti pubblici dalla costruzione di manufatti da parte di privati senza il necessario titolo concessorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/01/2019

N. 00085/2019REG.PROV.COLL.

N. 02959/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso NRG 2959/2018, proposto dal sig. Ferdinando Muragas, rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Parascandola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Loggia dei Pisani n. 13,

contro

il Comune di Pozzuoli (NA), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Sartorio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Roma, via Tommaso Gulli n. 11,

per la riforma

della sentenza del TAR Campania – Napoli, sez. VI, n. 565/2018, resa tra le parti e concernente la rimozione d’un ch…

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