Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39874 del 26 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39874PEN

Massima

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Il possesso di una modesta quantità di sostanza stupefacente, pur non giustificato da plausibili ragioni di uso personale, non esclude necessariamente la configurabilità di una fattispecie di reato meno grave rispetto a quella di detenzione finalizzata allo spaccio, qualora il quantitativo e le modalità di conservazione siano compatibili con un consumo individuale. Tuttavia, la mancata giustificazione del possesso di strumenti atti al confezionamento e alla suddivisione della sostanza, unitamente all'entità del quantitativo detenuto, possono integrare indici sintomatici di una destinazione allo spaccio, con conseguente applicazione della relativa disciplina sanzionatoria. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a fornire adeguata motivazione in ordine alla determinazione della pena e alla valutazione delle circostanze attenuanti generiche, senza poter omettere tale doveroso approfondimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello dell'Aquila dell'8 febbraio 2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Alessandro M. Andronio;

udito il pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, in punto di determinazione della pena.

RITENUTO…

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