Consiglio di Stato sentenza n. 2955 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:2955SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria ai sensi dell'art. 39 della legge n. 724/1994 è legittimo anche in caso di precedente annullamento giurisdizionale del titolo edilizio originario, purché al momento della presentazione della domanda di condono l'area non risulti più gravata da vincoli di inedificabilità assoluta. In particolare: 1. Il termine di 120 giorni per la presentazione della domanda di condono decorre dalla notificazione o comunicazione dell'annullamento del titolo edilizio originario, a prescindere dalla scadenza del termine generale del 31 marzo 1995 previsto dalla legge. Ciò al fine di tutelare l'affidamento del privato che abbia realizzato l'opera sulla base di un titolo successivamente annullato. 2. La mera delimitazione del centro abitato, operata con variante al P.R.G., è sufficiente a far venir meno eventuali vincoli di inedificabilità assoluta sull'area, rendendo ammissibile il rilascio della concessione in sanatoria. Non è necessaria la prova della "doppia conformità" urbanistica ed edilizia dell'opera, essendo il condono edilizio finalizzato proprio alla sanatoria di opere abusive. 3. Le norme del Codice della Strada, pur non avendo diretta efficacia conformativa degli strumenti urbanistici, rilevano comunque ai fini della valutazione della legittimità della concessione in sanatoria, in quanto incidenti sulla sicurezza del traffico veicolare. 4. Non è necessario acquisire il parere della commissione edilizia, trattandosi di procedimento speciale di condono edilizio, per il quale tale adempimento non è espressamente previsto. 5. Il responsabile dell'ufficio tecnico comunale, anche se privo di qualifica dirigenziale, è competente al rilascio della concessione in sanatoria, in applicazione dell'art. 107 del D.Lgs. n. 267/2000 sui poteri dei responsabili di servizio nei piccoli comuni. 6. Il risarcimento del danno non consegue automaticamente all'annullamento del titolo edilizio, ma deve essere provato dal privato in termini di danno emergente e/o lucro cessante.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/06/2017

N. 02955/2017REG.PROV.COLL.

N. 00593/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 593 del 2011, proposto da:
Lino Guzzon, Anna Maria Vercelloni, rappresentati e difesi dagli avvocati Francesco Canepa, Ezio Perego, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via delle Quattro Fontane, n. 15;

contro

Comune di Zelo Buon Persico, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Gabriele Pafundi, Gianpaolo Menzani, Gian Maria Menzani, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, viale Giulio Cesare, n. 14/4a;
Albergo Niki S.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dagli avvocati Adriano Pilia, Andrea Manzi, con domicilio e…

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