Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2647 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:2647SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di sanatoria edilizia deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo chiaro e specifico le ragioni di contrasto con le normative vigenti, al fine di consentire all'interessato di comprendere le effettive cause del rigetto della domanda e di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. Il mero riferimento generico a un "contrasto con le normative vigenti", senza alcun richiamo alle disposizioni normative effettivamente violate, determina un difetto di motivazione che comporta l'annullamento del provvedimento per violazione del principio di trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa, sanciti dalla Costituzione. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a riesaminare la domanda di sanatoria, fornendo una motivazione adeguata e puntuale sulle ragioni del diniego, nel rispetto dei diritti di partecipazione e difesa del privato.

Sentenza completa

N. 10709/2010
REG.RIC.

N. 02647/2013 REG.PROV.COLL.

N. 10709/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10709 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Rosa Bottoni, rappresentata e difesa dall'avv. Roberto Ficcardi, con domicilio eletto presso Giovanni Di Battista in Roma, viale Giuseppe Mazzini, 113;

contro

Comune di Palestrina, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento di reiezione di domanda di permesso di costruire in sanatoria, comunicato con nota 10.11.2010 dell’Ufficio Tecnico Edilizia Privata, Dipartimento II, del Comune di Palestrina;

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi al…

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