Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può stabilire criteri e limiti per l'occupazione di suolo pubblico da parte di esercizi di somministrazione, al fine di bilanciare l'interesse pubblico alla fruizione dei monumenti cittadini con quello privato degli esercenti. Tali scelte, se non irragionevoli o sproporzionate, non sono sindacabili in sede giurisdizionale, essendo espressione di merito amministrativo. Tuttavia, il termine concesso per l'adeguamento alle nuove prescrizioni deve essere ragionevole e non discriminatorio, non potendo essere più breve per alcuni operatori rispetto ad altri. In particolare, il termine di adeguamento deve essere di 24 mesi dal rilascio del titolo concessorio, anche per le occupazioni in Piazza del Duomo e Piazza San Giovanni, in conformità ai principi affermati in precedenti pronunce giurisdizionali.