Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3105 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:3105SENT

Massima

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L'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande in assenza dei necessari titoli abilitativi commerciali (autorizzazione o SCIA) legittima l'adozione di provvedimenti inibitori da parte dell'autorità competente, con conseguente chiusura dell'esercizio, ai sensi dell'art. 64, comma 9, del d.lgs. n. 59/2010 e dell'art. 17-ter, comma 3, del TULPS. Tale potere di chiusura, pur formalmente attribuito al Sindaco, può essere validamente esercitato dal funzionario responsabile del SUAP, in applicazione del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e compiti gestionali, senza che ciò comporti l'annullabilità del provvedimento per incompetenza relativa, in virtù della sanatoria di cui all'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. L'accertata carenza dei titoli abilitativi commerciali, anche in presenza di autorizzazioni o denunce di altro tipo (ad esempio, sanitarie), legittima l'adozione dei provvedimenti inibitori, senza che possa rilevare l'eventuale conformità urbanistico-edilizia dei locali o l'estinzione di pregresse procedure penali relative a profili edilizi. Tali provvedimenti non configurano un annullamento in autotutela di precedenti titoli, ma l'esercizio di poteri repressivi dell'abusivismo commerciale, e non violano il principio di proporzionalità, potendo interessare l'intera attività di somministrazione svolta in assenza dei necessari requisiti.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/05/2023

N. 03105/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01949/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1949 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, in proprio e nella qualità di titolare della ditta individuale denominata “-OMISSIS-”, rappresentato e difeso dall’Avv. Monica Santomauro in sostituzione dell’Avv. Marco Longobardi, con domicilio digitale presso la PEC Registi Giustizia del suo difensore;

contro

COMUNE DI LETTERE, rappresentato e difeso dall’Avv. Catello Miranda, con domicilio eletto in Napoli alla Via F. Crispi n. 12 presso lo studio dell’Avv. Stefano Curcio e con domicilio digitale presso la PEC Registi Giustizia del suo difensore;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza sindacale del …

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