Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52247 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52247PEN

Massima

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Il decorso del termine di custodia cautelare non può essere retrodatato quando i fatti posti a fondamento della seconda ordinanza cautelare, pur essendo connessi in modo qualificato a quelli della prima ordinanza e desumibili dagli atti del relativo procedimento anteriormente al rinvio a giudizio, risultano tuttavia realizzati in epoca successiva all'emissione della precedente misura cautelare, in quanto il requisito dell'anteriorità dei fatti rispetto alla prima ordinanza, previsto dall'art. 297, comma 3, c.p.p., non risulta integrato. Il Giudice deve pertanto valutare con attenzione la sussistenza di tutti i presupposti richiesti dalla legge per la retrodatazione del termine custodiale, non essendo sufficiente la sola connessione qualificata tra i fatti e la desumibilità degli stessi dagli atti precedenti al rinvio a giudizio, dovendosi altresì accertare che la condotta oggetto della seconda ordinanza sia stata realizzata in epoca anteriore all'emissione della prima misura cautelare. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità, mira a garantire il rispetto del termine massimo di durata della custodia cautelare, quale presidio fondamentale a tutela della libertà personale dell'indagato/imputato, evitando interpretazioni estensive che possano vanificare tale garanzia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 13/05/2014 della Sezione impugnazioni cautelari del Tribunale di Catania;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e la memoria depositata dal ricorrente;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DE AUGUSTINIS Umberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OM…

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