Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1466 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:1466SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio di un potere autoritativo, può occupare un'area privata previa dichiarazione di pubblica utilità, senza tuttavia adottare il decreto di espropriazione entro il termine di legge. In tal caso, in assenza di un valido ed efficace provvedimento ablatorio, il proprietario dell'area occupata resta tale nonostante l'intervenuta irreversibile trasformazione del bene. Pertanto, il Comune è tenuto, in via alternativa, a restituire il bene al proprietario, previa riduzione in pristino stato e corresponsione del risarcimento per l'occupazione illegittima, ovvero ad acquisire il bene ai sensi dell'art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001, corrispondendo al proprietario l'indennizzo ivi previsto oltre il risarcimento per l'occupazione illegittima. Il valore del bene da restituire o acquisire deve essere determinato tenendo conto delle sue effettive potenzialità edificatorie sulla base della disciplina urbanistica vigente al momento dell'occupazione.

Sentenza completa

N. 01929/2011
REG.RIC.

N. 01466/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01929/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1929 del 2011, proposto da:
Liborio Micalizzi, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Monforte, con domicilio eletto presso Tar Catania Segreteria in Catania, via Milano 42a;

contro

Comune di Ali' Terme in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Carmelo Moschella, con domicilio eletto presso Tar Catania Segreteria in Catania, via Milano n. 42a;

per il risarcimento

dei danni causati dalla occupazione divenuta illegittima o senza titolo a decorrere dal 21 Aprile 2003 di una porzione di terreno edificabile di mq.90, sita nel Co…

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