Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 382 del 2021

ECLI:IT:TARAQ:2021:382SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un'opera edilizia abusiva, in quanto provvedimento vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una motivazione ulteriore rispetto all'indicazione delle norme violate e al riferimento per relationem ai presupposti di fatto contenuti nei verbali accertativi. L'omessa tempestiva impugnazione del provvedimento di rigetto di una istanza di permesso di costruire in sanatoria rende inammissibile per carenza di interesse il ricorso avverso il successivo provvedimento di ingiunzione demolitoria. Inoltre, la sopravvenuta carenza di interesse per l'intervenuta adozione di ulteriori provvedimenti di diniego di sanatoria edilizia rende improcedibile il ricorso avverso l'ordine di demolizione. Infine, la destinazione urbanistica dell'area incompatibile con l'uso abitativo dell'edificio in questione impedisce ogni trasformazione ad uso residenziale e/o similare.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/07/2021

N. 00382/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00562/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 562 del 2013, proposto da
Enzo De Iuliis, Milena Iervella, rappresentati e difesi dall'avvocato Luigi Di Liberatore, con domicilio eletto presso lo studio Alessandro Rosa in L'Aquila, via Pescara n.2;

contro

Comune di Teramo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandra Gussago, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Ugo Frasca in L'Aquila, via G. D'Annunzio, 28;

per l'annullamento

- della ordinanza dirigenziale prot. n. 22334 del 9/5/2013, ricevut…

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