Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti dell'Autorità Portuale di Savona relativi alla revoca di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, ha affermato il seguente principio di diritto: La mancata impugnazione tempestiva degli atti di pianificazione portuale, di cui i concessionari erano stati resi edotti, preclude l'esame nel merito delle censure proposte per l'annullamento degli atti di revoca delle concessioni, in quanto questi ultimi sono atti meramente esecutivi dei precedenti strumenti di pianificazione non impugnati. Tuttavia, l'azione per l'accertamento del diritto al rinnovo automatico delle concessioni in essere, ai sensi dell'art. 1, comma 18, del d.l. n. 194/2009, è ammissibile in quanto attinente a una questione relativa alla concessione di beni pubblici e prefigurante l'esistenza di un diritto soggettivo. In tale contesto, il Tribunale ha ritenuto che le concessioni in esame, aventi finalità ricreativa ma non turistica, non rientrano nell'ambito di applicazione della norma che ha disposto il rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, in scadenza entro il 31 dicembre 2015.