Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 4527 del 5 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4527CIV

Massima

Massima ufficiale
Qualora, contestualmente al decreto reiettivo della invocata omologazione di un concordato preventivo, sia pronunciata la sentenza dichiarativa di fallimento, le doglianze riguardanti il primo restano assorbite dal gravame proposto contro la seconda, convertendosi in motivi di reclamo ex art. 18 legge fall., attesa la necessaria preminenza dell'interesse del debitore all'impugnazione di quest'ultima, la cui revoca è condizione indispensabile all'omologazione. Ne consegue l'inapplicabilità, al termine per il ricorso per cassazione avverso la sentenza che abbia deciso il reclamo, della sospensione di cui all'art. 3 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, trattandosi di cause relative alla revoca di fallimenti, per le quali non è consentito distinguere tra le varie fasi ed i diversi gradi del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PALMA Salvatore - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. RAGONESI Vittorio - Consigliere

Dott. CRISTIANO Magda - rel. Consigliere

Dott. SCALDAFERRI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 7259-2013 proposto da:

(OMISSIS) SRL IN LIQUIDAZIONE, in persona del liquidatore legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente e disgiuntamente agli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

CURATELA FALLIMENTO (OMISSIS) SRL IN LIQUIDAZIONE, (OMISSIS), in qualita' di Commissario Giudiziale…

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