Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23108 del 24 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23108PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto, senza poter procedere a una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Tuttavia, la motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo adeguato e congruo dell'attualità e concretezza del pericolo di reiterazione del reato, senza basarsi su meri dati congetturali o ipotetici, e deve altresì giustificare in modo logico e proporzionale la scelta della specifica misura cautelare adottata, tenendo conto del principio di proporzionalità che informa il sistema delle misure cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli dell'8.11-5-12-2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il PM, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso e l'…

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