Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2287 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:2287SENT

Massima

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Il mancato adempimento di un decreto ingiuntivo non opposto da parte di una pubblica amministrazione obbliga il giudice amministrativo a dichiarare l'obbligo di ottemperanza entro un termine perentorio, con la nomina di un commissario ad acta per l'esecuzione forzata in caso di ulteriore inadempienza, condannando altresì l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la pubblica amministrazione è tenuta a dare esecuzione a un decreto ingiuntivo non opposto, entro il termine assegnato dal giudice. In caso di mancato adempimento, il giudice amministrativo deve dichiarare l'obbligo di ottemperanza e nominare un commissario ad acta per l'esecuzione forzata, condannando altresì l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del giudicato, impedendo che la pubblica amministrazione possa sottrarsi all'adempimento di un provvedimento giurisdizionale definitivo. Il giudice, pertanto, è tenuto a garantire l'ottemperanza del decreto ingiuntivo, anche attraverso l'adozione di misure coercitive a carico dell'amministrazione inadempiente. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Essa risulta autosufficiente e applicabile a casi analoghi, sintetizzando le principali argomentazioni e ragionamenti sviluppati nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Anno 2006
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER IL LAZIO - SEZIONE TERZA
Anno 2006
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 149/06 proposto dalla s.r.l. Biosis, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) presso il cui studio in Roma, via G. Pisanelli n. 4 è elettivamente domiciliata
contro
l'((omissis)) I di Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio,
per l'ottemperanza
al decreto ingiuntivo del Tribunale Civile di Roma n. 2886 del 24 febbraio 2004.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore alla camera di consiglio dell'8 marzo 2006 il magistrato dott.ssa ((omissis)); udito altresì il difensore presente della parte in causa, come da verbale;
Ritenuto e considerato, in fatto e in diritto, quanto segue:
FATTO
1. Con r…

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