Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32225 del 22 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32225PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato richiede la prova della consapevolezza e dell'adesione del concorrente al proposito criminoso altrui, non potendosi desumere tale elemento da meri comportamenti ambigui o equivoci. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a verificare in modo specifico e razionale il significato incriminante degli elementi probatori acquisiti, confrontandoli con le regole di giudizio previste per la decisione finale, ivi compresa quella dell'obbligo di escludere la responsabilità penale in presenza di un ragionevole dubbio. La mera presenza del soggetto sulla scena del crimine e il successivo ausilio prestato agli autori materiali, in assenza di chiari indizi positivi circa la consapevolezza del concorrente in ordine alle altrui intenzioni delittuose, non sono di per sé sufficienti a integrare il requisito del concorso morale, potendo tali comportamenti trovare spiegazioni alternative compatibili con l'estraneità del soggetto al proposito criminoso. Analogamente, l'individuazione del momento della comune ideazione delittuosa deve essere sorretta da elementi probatori specifici e non può fondarsi su mere congetture o ipotesi probabilistiche, in particolare laddove vi siano dichiarazioni di terzi che riferiscono una dinamica diversa dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaell - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1239/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 23/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Massimo Galli, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 23 dicembre 2014 il Tribunale di C…

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