Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44017 del 14 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44017PEN

Massima

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Il giudice di merito che pronunci l'estinzione del reato per prescrizione o amnistia, nel decidere sulla impugnazione ai sensi e per gli effetti dell'articolo 578 c.p.p., non può confermare automaticamente le statuizioni sui capi civili, ma deve prendere in esame il contenuto del gravame e vagliare criticamente la responsabilità dell'imputato, valutando la decisione adottata dal primo giudice nei limiti di quanto devoluto con l'atto di impugnazione. Pertanto, la mera valutazione di insussistenza dei presupposti per una pronuncia di proscioglimento ai sensi dell'articolo 129 c.p.p., comma 2, non è sufficiente a giustificare la conferma automatica delle statuizioni civili, essendo necessario un esame specifico e motivato della responsabilità dell'imputato in relazione alle domande proposte dalla parte civile. Solo in tal modo il giudice di appello può correttamente decidere sulle statuizioni civili, in conformità ai principi di cui all'articolo 578 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. AG. , N. IL (OMESSO);

2) SQ. DI. , N. IL (OMESSO);

3) AL. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 988/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 29/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. Spinaci Sante, che ha concluso per la ina…

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