Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6593 del 16 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6593PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di un bene, anche se qualificato come corpo del reato, deve essere sorretto da idonea motivazione in ordine alla finalità perseguita per l'accertamento dei fatti. Tuttavia, il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di sequestro è limitato alla sola verifica dell'esistenza della motivazione, senza estendersi all'adeguatezza delle linee argomentative o alla congruenza logica del discorso giustificativo, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente, priva dei requisiti minimi di coerenza e completezza. Pertanto, il ricorso per violazione di legge è ammissibile per denunciare la mancanza assoluta di motivazione dell'ordinanza di riesame, confermativa del sequestro probatorio, in ordine al presupposto della finalità probatoria perseguita, mentre non è sindacabile l'illogicità manifesta della motivazione, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Fa. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 5/12/2007 del Tribunale del Riesame di Roma;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito il difensore della ricorrente, Avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

Osserva:

FATTO E DIRITTO

1. Co…

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