Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, non può riesaminare l'ammontare del credito già determinato in una precedente sentenza passata in giudicato, in quanto tale quantificazione non è più suscettibile di revisione. Il ricorso per revocazione è inammissibile se si limita a contestare la corretta quantificazione del credito, senza allegare alcuno dei motivi tassativamente previsti dalla legge per la revocazione di una sentenza. Il sindacato della Corte di Cassazione sulle decisioni del Consiglio di Giustizia Amministrativa, in qualità di sezione del Consiglio di Stato, è circoscritto ai soli motivi attinenti alla giurisdizione, non estendendosi alla verifica della corretta applicazione delle norme di diritto. La mancata previsione di un doppio grado di giudizio e della possibilità di ricorrere in Cassazione per violazione di legge avverso le decisioni del Consiglio di Stato emesse in unico grado non contrasta con i principi costituzionali, in quanto l'articolo 111 Cost. limita il ricorso per Cassazione contro tali decisioni ai soli motivi inerenti alla giurisdizione.