Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il regolamento preventivo di giurisdizione non può essere richiesto dopo che il giudice di merito abbia emesso una decisione idonea a definire il giudizio, come quella attinente alla giurisdizione, in quanto tale decisione ha efficacia preclusiva del regolamento di giurisdizione. Ciò in quanto, a seguito della modifica dell'art. 367 c.p.c. ad opera della L. n. 353/1990, la risoluzione della questione di giurisdizione può essere rimessa al giudice processualmente sovraordinato, secondo l'ordinario svolgimento del processo, senza necessità di ricorrere al regolamento preventivo di giurisdizione. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1. Il regolamento preventivo di giurisdizione non è proponibile dopo che il giudice di merito abbia emesso una decisione, anche solo sulla giurisdizione o su altra questione processuale, in quanto tale decisione ha efficacia preclusiva del regolamento di giurisdizione. 2. Ciò in quanto, a seguito della modifica dell'art. 367 c.p.c. ad opera della L. n. 353/1990, la risoluzione della questione di giurisdizione può essere rimessa al giudice processualmente sovraordinato, secondo l'ordinario svolgimento del processo. 3. Pertanto, il regolamento preventivo di giurisdizione non è più necessario per rimettere la questione di giurisdizione al giudice superiore, essendo sufficiente l'ordinario svolgimento del processo. 4. Questa interpretazione è stata costantemente affermata dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, come evidenziato dai numerosi precedenti citati nella sentenza.