Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34425 del 22 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34425PEN

Massima

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La misura di prevenzione della confisca dei beni può essere legittimamente disposta anche per i beni acquisiti dal soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza prima dell'inizio della sua appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso o similare, qualora tali beni costituiscano il presumibile frutto di attività illecite o ne rappresentino il reimpiego, a prescindere dalla necessità di accertare una correlazione temporale tra la pericolosità sociale qualificata e l'acquisizione dei beni stessi. Ciò in quanto, ai fini della confisca quale misura di prevenzione, non è necessario che i beni siano il frutto o il reimpiego di condotte illecite funzionalmente connesse all'appartenenza del soggetto all'organizzazione mafiosa, essendo sufficiente che vi siano gravi e precisi indizi circa l'origine illecita dei beni, desumibili anche da elementi indiziari diversi dalla partecipazione associativa, come il curriculum criminale del proposto e le sue precedenti condanne per reati strumentali alle attività delle associazioni criminali. L'accertamento della pericolosità sociale qualificata e dell'origine illecita dei beni può essere effettuato sulla base di valutazioni di dati obiettivi, come le condanne pregresse per reati strumentali alle attività delle associazioni criminali, nonché di massime di esperienza desunte dalla concreta realtà giudiziaria, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova a carico del proposto, il quale rimane gravato solo da un onere di allegazione in ordine alla legittima provenienza dei beni, che tuttavia non risulta assolto ove la documentazione prodotta risulti inidonea a comprovare l'effettivo svolgimento di un'attività lavorativa lecita proporzionata al valore del patrimonio immobiliare nella disponibilità del nucleo familiare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania Presidente del 19/05/2 -

Dott. TARDIO Angela Consigliere SENTE -

Dott. CAVALLO Aldo rel. Consigliere N. 1 -

Dott. BONITO Francesco Maria S. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CARTA Adriana Consigliere N. 47355/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. LU. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 93/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/05/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG Dott. Stabile Carmine il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con il provvedimento indicato in epigrafe la Corte d'appello di Napoli confermava il decreto emesso il 21 novembre 2007 …

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