La stazione appaltante è tenuta a garantire il corretto funzionamento del sistema telematico di gara, assicurando la parità di accesso e la non distorsione della concorrenza, ai sensi dell'art. 58 del Codice dei contratti pubblici. Pertanto, la clausola di esonero di responsabilità prevista dal disciplinare di gara per eventuali malfunzionamenti del portale informatico è nulla per contrasto con i principi generali che impongono alla stazione appaltante di accollarsi il rischio di anomalie o disfunzioni del sistema. Tuttavia, l'onere di dimostrare il malfunzionamento del portale e la sua incidenza sull'impossibilità di presentare l'offerta entro il termine stabilito grava sul concorrente escluso, il quale deve fornire elementi probatori idonei a comprovare il cattivo funzionamento del sistema telematico, non essendo sufficiente la mera allegazione di difficoltà tecniche incontrate. Ove il concorrente non riesca a provare il malfunzionamento del portale, la sua esclusione dalla gara è legittima, in quanto l'utilizzo corretto del mezzo informatico per l'invio dell'offerta è onere del partecipante, come chiarito dal disciplinare di gara e dal regolamento per l'accesso al portale.