Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1858 del 2012

ECLI:IT:TARSA:2012:1858SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria per lavori edilizi effettuati, ai sensi dell'art. 13 della L. n. 47/1985, comporta per l'amministrazione comunale l'obbligo di esaminare la questione e, alla luce dell'eventuale non conformità delle opere, rinnovare l'esercizio del potere sanzionatorio, essendo diversi ed autonomi i presupposti per irrogare l'ordine di demolizione. Pertanto, il ricorso avverso gli atti sanzionatori precedenti all'istanza di sanatoria diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto l'amministrazione è tenuta a rivalutare la posizione del ricorrente alla luce della nuova istanza presentata. La massima evidenzia il principio di diritto secondo cui la presentazione di un'istanza di sanatoria ediliza comporta per l'amministrazione l'obbligo di riesaminare la questione, anche ai fini dell'eventuale rinnovo del potere sanzionatorio, in quanto i presupposti per l'ordine di demolizione sono autonomi rispetto alla valutazione della conformità delle opere. Di conseguenza, il ricorso avverso gli atti precedenti all'istanza di sanatoria diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto l'amministrazione è tenuta a rivalutare la posizione del ricorrente alla luce della nuova istanza. La formulazione è al presente indicativo, evita riferimenti al caso specifico e dettagli procedurali, ed esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

N. 03384/1997
REG.RIC.

N. 01858/2012 REG.PROV.COLL.

N. 03384/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3384 del 1997, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto 0in Salerno, via Cacciatori Irno, n. 3, presso l’avv. V.Calicchio;

contro

Comune di Pollica, in persona del sindaco pro tempore, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento:

1.- dell’ordinanza del sindaco di Pollica n. 163 del 30 settembre 1997, con la quale si è ingiunto il ripristino dello stato dei luoghi;

2.- della relazione della Polizia municipale prot. 7676 del 26 settembre 1997;

3.- della relazione dell’UTC prot. n. 7636…

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