Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 1438 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:1438SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di acquisizione di opere edilizie ritenute abusive può essere legittimamente annullato in autotutela dall'amministrazione comunale, determinando così l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso il medesimo provvedimento, in quanto viene meno l'interesse della parte ricorrente al relativo accoglimento. L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, che elimina l'oggetto del contendere, comporta l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso tale provvedimento, in quanto viene meno l'interesse della parte ricorrente al relativo accoglimento. Ciò in quanto il principio di economia processuale impone che il processo amministrativo si concluda con una pronuncia di improcedibilità, anziché di cessazione della materia del contendere, quando l'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato sia intervenuto prima della decisione. L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, che elimina l'oggetto del contendere, determina l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso tale provvedimento, in quanto viene meno l'interesse della parte ricorrente al relativo accoglimento. Ciò in quanto il principio di economia processuale impone che il processo amministrativo si concluda con una pronuncia di improcedibilità, anziché di cessazione della materia del contendere, quando l'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato sia intervenuto prima della decisione. Il giudice amministrativo, in tal caso, non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento annullato, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto l'interesse della parte ricorrente è venuto meno per effetto dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato. Inoltre, il giudice amministrativo, in presenza dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato, può disporre la compensazione delle spese di giudizio sostenute dalle parti, fermo restando il diritto della parte ricorrente alla refusione del contributo unificato da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00771/2013
REG.RIC.

N. 01438/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00771/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 771 del 2013, proposto da:
Regina Santodoro, rappresentata e difesa dall'avv. Massimiliano Farro, legalmente domiciliata in Salerno, presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

Comune di Eboli, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Nelso Buccella ed Ernesta Iorio, con domicilio eletto in Salerno, via Carmine n. 92, presso l’avv. Franco Rosa;

nei confronti di

Maddalena Pelosi, Maria Luigia Santodoro, Teresa Scarica, Vincenza Santoriello, Ciro De Simone;

per l'annullamento

del provvedime…

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