Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2593 del 13 giugno 1998

ECLI:IT:CASS:1998:2593PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini del giudizio prognostico ai sensi dell'art. 274, lett. c), c.p.p., il concreto pericolo che l'imputato commetta delitti della stessa specie di quelli per cui si procede va desunto dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell'imputato. Pertanto, l'affermazione in positivo delle esigenze cautelari connesse alla tutela della collettività deve fondarsi sia sul fatto, le cui modalità e circostanze possono essere ritenute indicative dell'inclinazione del soggetto a commettere reati della stessa specie, sia sulla personalità dell'imputato, da valutare alla stregua dei suoi precedenti penali e giudiziari, a nulla rilevando l'epoca del commesso reato.

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