Il proprietario o il legale rappresentante di una società titolare di un immobile ha l'onere di allegare espressamente la propria qualità di organo amministrativo della persona giuridica nel proporre un ricorso giurisdizionale, al fine di dimostrare la propria legittimazione attiva a impugnare un provvedimento amministrativo che abbia disposto la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo. In mancanza di tale allegazione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per carenza di legittimazione attiva del ricorrente. Inoltre, l'accertamento di conformità ex art. 37 del d.P.R. n. 380/2001 presentato dal ricorrente non è sufficiente a dimostrare la sua legittimazione, in assenza di documentazione comprovante la proprietà dell'immobile o il consenso dei proprietari alla realizzazione delle opere. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la legittimazione ad agire in giudizio per l'annullamento di un provvedimento amministrativo spetta esclusivamente al soggetto titolare del diritto o dell'interesse leso dal provvedimento stesso, il quale deve allegare e dimostrare tale qualità nel ricorso introduttivo. La mancata allegazione della qualità di legale rappresentante della società destinataria del provvedimento impugnato comporta l'inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione attiva.