Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16626 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:16626SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui il giudice non può procedere d'ufficio né sostituirsi nella valutazione dell'interesse ad agire della parte, essendo questa libera di rinunciare al ricorso o dichiarare di aver perso interesse alla decisione fino al momento in cui la causa è trattenuta per la decisione. Pertanto, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, ai sensi dell'art. 100 c.p.c., comporta l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), c.p.a. Inoltre, il Tribunale dispone la compensazione delle spese di giudizio, ritenendone sussistenti i giusti motivi, e ordina l'oscuramento delle generalità e dei dati identificativi dei soggetti interessati, in applicazione della normativa sulla tutela dei dati personali.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/12/2022

N. 16626/2022 REG.PROV.COLL.

N. 09315/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9315 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco La Fata, Giovanni Scala, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza n. 333-B/12D.3.19 del 6 giugno 2019, pubblicato sul sito web istituzionale ww…

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