Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20455 del 15 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20455PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità o dei propri poteri, costringe o induce il privato a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, realizza il delitto di concussione, a prescindere dall'effettivo stato soggettivo di timore del privato e dalla prospettiva di eventuali benefici che gli interventi del pubblico ufficiale avrebbero potuto determinare. Elemento discriminante tra concussione e corruzione è la presenza nella concussione di una volontà prevaricatrice e condizionante del pubblico ufficiale, ossia di un rapporto di costrizione o induzione qualificata tra la volontà dei soggetti coinvolti, prodotta dall'abuso della qualità o dei poteri del pubblico ufficiale. La valutazione della rispondenza delle argomentazioni poste a fondamento della decisione impugnata alle acquisizioni processuali è riservata in via esclusiva al giudice di merito, il cui controllo di legittimità non può riguardare una rilettura degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AR. n. il (OMESSO);

2) DE. BA. GI. n. il (OMESSO);

3) PI. SA. n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/03/2006 della CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO Domenico;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI Eugenio che ha concluso per l'annullamento senza rinvio limita…

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