Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 21 del 2014

ECLI:IT:TARFVG:2014:21SENT

Massima

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La revoca della patente di guida disposta dalla Prefettura in attuazione di una condanna penale per guida in stato di alterazione psico-fisica dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell'art. 187, comma 1-bis, del Codice della Strada, costituisce un atto dovuto e vincolato, privo di discrezionalità amministrativa, che incide su una posizione di diritto soggettivo del conducente. Pertanto, la competenza a conoscere dell'impugnazione di tale provvedimento spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo, in quanto la posizione giuridica del ricorrente non si configura come interesse legittimo, ma come diritto soggettivo. Il giudice amministrativo, in tali casi, deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione, fermo restando la possibilità per il ricorrente di proseguire il processo mediante riassunzione davanti al giudice ordinario competente entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia di inammissibilità.

Sentenza completa

N. 00159/2013
REG.RIC.

N. 00021/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00159/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 159 del 2013, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria Generale T.A.R. in Trieste, p.zza Unita' D'Italia 7;

contro

U.T.G. - Prefettura di Pordenone, in persona del Prefetto p.t., rappresentata e difesa per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Trieste, presso la quale è domiciliata in Trieste, piazza Dalmazia 3;

per l'annullamento

- del decreto n. 0004710 (prot. n. 2282/13-Area 3 - Serv. 3-PAT) emesso dalla Prefettura di Pordenone il 21.2.2013, notificato il 10.3.2013, n…

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