Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33004 del 24 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:33004PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di una sentenza di merito, non può procedere a una nuova valutazione delle prove o a una diversa ricostruzione dei fatti, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice del merito. Il controllo di legittimità sulla motivazione è circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato risponda ai requisiti di esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e di assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione o di illogicità evidenti, ossia di congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Il vizio della "manifesta illogicità" della motivazione deve risultare ictu oculi dal testo del provvedimento impugnato, nel senso che il relativo apprezzamento va effettuato considerando che la sentenza deve essere logica "rispetto a sé stessa", cioè rispetto agli atti processuali citati. Pertanto, il giudice di legittimità non può procedere a una rinnovata valutazione dei fatti o a una rivalutazione del contenuto delle prove acquisite, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice del merito, potendo solo verificare che il relativo contenuto sia stato veicolato senza travisamenti all'interno della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 546/2011 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO, del 19/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galli M. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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