Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21142 del 19 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21142PEN

Massima

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La sentenza della Corte Suprema di Cassazione stabilisce che, anche in caso di sentenza di patteggiamento emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p., il giudice è tenuto a pronunciarsi sulla falsità del documento oggetto di imputazione e ad ordinarne la conseguente cancellazione, in applicazione dell'art. 537 c.p.p. Ciò in quanto la sentenza di patteggiamento, pur non contenendo un accertamento pieno della responsabilità, deve comunque motivare in merito alla ritenuta falsità del documento, al fine di consentire alle parti il diritto di impugnazione avverso tale pronuncia. Pertanto, in assenza di tale motivazione, la Corte di Cassazione non può direttamente adottare i provvedimenti previsti dall'art. 537 c.p.p., ma deve disporre l'annullamento parziale della sentenza con rinvio al giudice di merito per l'esame sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) MA. WA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/01/2008 TRIBUNALE di MACERATA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Vista la requisitoria del Procuratore Generale presso questa Corte in persona della Dott.ssa DE SANDRO ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento de…

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