Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11052 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11052PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale sussiste quando l'agente, anche in concorso con altri, distrae beni o risorse patrimoniali della società fallita, destinandoli ad impieghi estranei all'attività d'impresa, a prescindere dall'esistenza di uno stato di insolvenza al momento della condotta distrattiva o dalla consapevolezza dell'agente circa il futuro dissesto dell'impresa. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'agente abbia cagionato il depauperamento del patrimonio sociale, con la consapevolezza della natura distrattiva della propria condotta, a prescindere dal nesso causale tra la distrazione e il successivo fallimento. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza e volontà della condotta in concreto pericolosa per l'integrità del patrimonio dell'impresa, desumibile da indici di fraudolenza quali la condizione patrimoniale e finanziaria dell'azienda, il contesto in cui l'impresa ha operato, le cointeressenze dell'amministratore rispetto ad altre imprese coinvolte, l'irriducibile estraneità del fatto generatore dello squilibrio tra attività e passività rispetto a canoni di ragionevolezza imprenditoriale. Il reato di bancarotta fraudolenta documentale sussiste anche in relazione a scritture contabili non obbligatorie, qualora la loro mancata o irregolare tenuta abbia impedito la ricostruzione del movimento degli affari e del patrimonio dell'impresa fallita. Il reato di bancarotta impropria da reato societario si configura quando l'agente, con condotte fraudolente, occulta le perdite di capitale sociale, determinando un grave incremento del passivo, in assenza di una corrispondente diminuzione dell'attivo patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusep - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/01/2016 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi i difensori, Avv. (OMIS…

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