Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16193 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16193PEN

Massima

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Il giudizio di attuale pericolosità sociale, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve essere fondato su una motivazione adeguata che consideri tutti gli elementi rilevanti, senza limitarsi a considerare in modo automatico la mera sussistenza di precedenti penali, ma valutando altresì la condotta tenuta dal soggetto, anche in occasione di benefici penitenziari concessi, nonché l'eventuale dissociazione dallo stato di pericolosità originario. Il giudice è tenuto a verificare concretamente la persistenza di una effettiva e attuale pericolosità sociale, senza poter desumere tale requisito in modo presuntivo dalla sola condanna per reati in passato commessi. La motivazione del provvedimento deve essere logica, coerente e completa, senza limitarsi ad affermazioni meramente apparenti, al fine di consentire un effettivo controllo di legittimità in sede di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 26/09/2016 della Corte di Appello di Lecce, Sezione Distaccata di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il provve…

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