Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13563 del 4 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13563PEN

Massima

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Il comportamento di chi, in modo esplicito e ingiustificato, accusi il proprio interlocutore di aver commesso un reato, costituisce ingiuria, anche qualora tale accusa sia stata formulata in un contesto di conflitto personale o professionale, in assenza di un oggettivo e plausibile fondamento. La tutela della reputazione e del prestigio professionale della persona offesa prevale sulla libertà di critica, qualora questa si traduca in un'imputazione calunniosa e diffamatoria, non sorretta da elementi di fatto idonei a giustificarla. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di ingiuria, deve pertanto accertare la concreta offensività delle espressioni utilizzate, senza limitarsi a considerare la mera intenzione soggettiva dell'imputato, ma verificando altresì l'obiettiva idoneità della condotta a ledere il bene giuridico tutelato. La rilevanza penale della condotta permane anche qualora il reato risulti estinto per prescrizione, non incidendo tale circostanza sulla valutazione della sua antigiuridicità. Inoltre, il difetto di tempestiva proposizione della querela, pur essendo rilevabile anche d'ufficio in sede di legittimità, non può essere affermato sulla base di meri convincimenti soggettivi e opinabili, dovendo il giudice valutare con rigore gli elementi fattuali posti a fondamento della relativa eccezione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FR. AD. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 511/2006 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI, del 21/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO Pietro;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. Costa, che …

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