Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 68 del 2020

ECLI:IT:TARRC:2020:68SENT

Massima

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L'informazione antimafia interdittiva non può essere adottata sulla base del mero rapporto di parentela tra il titolare di un'impresa e soggetti ritenuti contigui alla criminalità organizzata, in assenza di elementi che dimostrino in modo concreto e attuale il rischio di condizionamento o infiltrazione mafiosa nell'attività economica. I legami familiari assumono rilievo solo ove emerga una verosimile ipotesi di controllo o di condizionamento sull'impresa da parte del soggetto unito da tali legami al responsabile o all'amministratore della stessa, ovvero un intreccio di interessi economici e familiari dai quali sia possibile desumere la sussistenza dell'oggettivo pericolo che rapporti di collaborazione intercorsi a vario titolo tra soggetti inseriti nello stesso contesto familiare costituiscano strumenti volti a diluire e mascherare l'infiltrazione mafiosa nell'impresa. Pertanto, la mera appartenenza del titolare di un'impresa a un contesto familiare caratterizzato dalla presenza di soggetti gravati da precedenti penali o segnalati per contiguità alla criminalità organizzata non è di per sé sufficiente a giustificare l'adozione di un provvedimento interdittivo, in assenza di ulteriori elementi concreti e specifici che dimostrino il rischio di condizionamento dell'attività economica da parte della mafia. L'Amministrazione è tenuta a effettuare un'attenta e ponderata valutazione di tutti gli elementi a disposizione, singolarmente e nella loro intima connessione, al fine di accertare in modo chiaro, completo e convincente il pericolo di infiltrazione mafiosa, senza poter fondare la propria decisione su meri sospetti o su elementi indiziari insufficienti o contraddittori.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/01/2020

N. 00068/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00279/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 279 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria, domiciliata in Reggio Calabria, via del Plebiscito, n. 15;
l’Ufficio Territoriale del Governo Reggio Calabria, in persona del Prefetto
pro tempore
ed il Comune di Samo, in persona del Sindaco
pro tempore,
non costituiti in giudizio…

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