Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35615 del 4 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35615PEN

Massima

Massima ufficiale
Integra il reato di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità (art. 481 cod. pen.) la condotta del tecnico-professionista che, nell'espletamento del servizio di pubblica necessità assegnatogli, indichi, in sede di dichiarazione di inizio di attività (DIA), le opere da realizzare sulla base di una descrizione dello stato presente dei luoghi, non corrispondente al vero. (Fattispecie in cui non era stato asseverato, al fine di evitare l'obbligatoria riduzione in pristino, l'aumento di altezza di un manufatto, frutto di un abuso edilizio che il prevenuto aveva realizzato, e veniva attestata, invece, l'esistenza di una parete precedentemente demolita, al fine di ottenere l'ammissione del proprietario dell'immobile alla procedura semplificata e meno onerosa e di evitare, nel contempo, qualsivoglia controllo in ordine all'effettività dello stato dei luoghi e delle modifiche da apportare all'immobile).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. AR. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3821/2008 Corte di Appello di Firenze, del 17/09/2009;

visti gli alti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dr. BEVERE Antonio;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza emessa il 17.9.2009, la Corte di a…

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